ARRIVARE “BASSI”
Anche su youtube si trovano video di atterraggi e decolli su aeroporti con piste che vanno a lambire strade, o aree, in cui si affollano curiosi.
A volte hanno posizionato cartelli e semafori; a volte nulla!
Un vecchio pilota, come il sottoscritto, ha voluto sottolineare che tale situazione è assai pericolosa e i piloti ( in atterraggio ) dovrebbero tenerne conto. Ma non sono i soli “biricchini”.
Non trovate?
James parla di Aviazione Generale, ma basta andare su youtube per vederne di linea.
– La traduzione in italiano è avvenuta automaticamente.
Punto di vista: i piloti Daredevil (temerari) non hanno posto nell’aviazione d’affari.
James Albright
La fine della pista dell’aeroporto internazionale Princess Juliana (TNCM) è troppo vicina alla spiaggia e mentre questo rende bella la fotografia, è una ricetta per il disastro. Se in futuro avremo un incidente aereo, feriti o perdita di vite umane, penso che un investigatore di incidenti sano di mente troverà quattro colpevoli.
-Piloti temerari. Potresti obiettare che l’altezza di attraversamento della soglia di 50 piedi (TCH) è normativa solo per coloro che certificano il tuo aeromobile e che sei l’autorità suprema quando si tratta di operare il tuo aeromobile. Se sei il pilota del Gulfstream G550 nella foto di accompagnamento, potresti essere tentato di dire che un 2′ TCH è adeguato e prevede un touchdown precedente e quindi salva i freni. Se sei in quel campo, ti concederò un certo margine di manovra se puoi rispondere correttamente alla seguente domanda: “Se non lanci da una traiettoria di planata di 3°, quanto lontano dal tuo punto di mira toccheranno le tue ruote?” Se stai pilotando un G550 e hai risposto a meno di 300′, hai fallito.
-Amici dei piloti Daredevil. Se un tuo amico condivide una foto del suo momento di gloria che a malapena raschia la recinzione di St. Maarten, farai un favore a lui e agli altri se ti astieni dal premere il pulsante “Mi piace”. Un “pollice verso” ben tempestivo potrebbe essere proprio quello che serve per svegliarli.
-L’aeroporto. La spiaggia alla fine della pista deve certamente essere una Mecca per gli amanti del brivido e probabilmente ha un impatto misurabile sui numeri del turismo. Avrei pensato che la morte nel 2017 di un turista neozelandese alla fine della passerella sarebbe stata un campanello d’allarme. Il fatto che non ci siano stati aerei persi durante l’atterraggio – finora – sarà di scarsa consolazione per le vite perse in futuro.
-Fotografi. Immagino che la maggior parte degli istantanei di Maho Beach non siano consapevoli dei pericoli connessi a tali aerei a bassa quota e molte delle foto pubblicate sui social media provengono dalla folla “non è così pulito!”. Ci sono anche fotografi professionisti che sono disponibili a catturare questi momenti con un occhio verso la vendita delle foto ai piloti che vogliono un momento “guardami!”. Questi fotografi potrebbero non rendersi conto che rendendo glamour questo tipo di comportamento spericolato, stanno incoraggiando più dello stesso.
Ho volato a St. Maarten ma non vedo il mio aereo su questi siti web, probabilmente perché era 50′ oltre la soglia e da nessuna parte vicino alla spiaggia o alla recinzione. (Siamo atterrati nella zona di atterraggio e ci siamo fermati ben all’interno dei numeri delle prestazioni del nostro manuale di volo dell’aeromobile.)
A mio parere, i fotografi che pubblicizzano queste acrobazie, questi piloti temerari, i loro amici e l’aeroporto sono tutti complici di una sconsideratezza degna di una violazione del CFR 14.91 13. Se le vite future andranno perse, saranno complici di molto di più.